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Giuseppe Guarino: “Salvare l’Europa, salvare l’euro”

Le previsioni per il 2013 danno una crescita di appena qualche decimale superiore allo 0% per l’Europa occidentale, mentre un buon numero di Paesi supererà il 7% e popolazioni di parecchi miliardi supereranno il 10%. Come ha fatto l’Europa a cadere così in basso?

Tre Paesi euro, Francia, Germania, Italia, sono stati i primi nel mondo per lo sviluppo (media del 4%) nei quattro decenni dal 1950 al 1990. Con il 1991 si è posto mano alla creazione, completata nel 2004 con l’adesione di ventisette Paesi, del più ricco mercato del mondo, terzo per popolazione.

Le previsioni per il 2013 danno una crescita di appena qualche decimale superiore allo 0% per l’Europa occidentale, mentre un buon numero di Paesi supererà il 7% e popolazioni di parecchi miliardi supereranno il 10%. Come ha fatto l’Europa a cadere così in basso?

I tre saggi qui pubblicati indicano in quale modo si potrebbe oggi uscire dalla gabbia nella quale i popoli europei si sono chiusi, ritornando a un regime di normalità.

Giuseppe Guarino è professore emerito nell’Università di Roma, La Sapienza, e Socio dell’Accademia dei Lincei. Nel 1972 ha fatto parte della Commissione Vedel istituita dalla CEE per studiare i problemi dell’ammissione del Regno Unito. Ha esaminato i Trattati dell’Atto Unico (Europa 1992, Il Mulino 1988) e di Maastricht (Verso l’Europa, Mondadori 1997, Eurosistema, Giuffè 2005, Ratificare Lisbona?, Passigli Editori 2008) indicando, con previsioni che si sono avverate, cosa si sarebbe dovuto fare e cosa sarebbe accaduto se lo si fosse fatto. E’ stato Ministro delle Finanze nel 1987 e dell’Industria nel 1992.

 

Redazione

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