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Uber: con Toyota per i test sulle automobili a guida autonoma

La multinazionale giappponese Toyota ha comunicato di voler investire 500 milioni di dollari in Uber Technologies. Il progetto intende potenziare il mercato delle automobili senza conducente, da impiegare nel settore del ride sharing.

L’accordo siglato ha un valore di 72 milioni di dollari. Le nuove auto di Uber saranno delle Toyota e verranno lanciate sul mercato a partire dal 2021. Uber aveva sospeso il suo progetto per la guida autonoma dopo l’incidente dello scorso marzo che ha provocato la morte di una donna in Arizona. Il mese scorso la società ha fatto ripartire i test sulla guida autonoma, ma con un autista al volante.

In particolare, Uber installerà la propria piattaforma per la guida autonoma (un “pacchetto” hardware e software collegato ad un cloud proprietario con la possibilità di aggiornamenti OTA) sui veicoli Toyota dotati a loro volta del sistema Guardian, una suite di sistemi di assistenza alla guida connessi anche loro ad una piattaforma online dedicata ai servizi di mobilità, sulla quale verranno raccolti dati utili per lo sviluppo del servizio.

Sono tanti gli studi che girano attorno a queste nuove tecnologie. Uno degli ultimi, in particolare, dimostra che questo nuovo segmento potrebbe generare, entro il 2030, un mercato del valore che sfiora i 3 miliardi di dollari.

Toyota infatti non è la sola a puntare sul ride-shailing e sull’ hi-tech. General Motors nel 2016 aveva investito 500 milioni in Lyft, il principale concorrente di Uber. E casa Ford, nel frattempo, ha dato vita a una nuova controllata nel campo, la Ford Autonomous Vehicles, con l’intento di attirare anche investitori esterni. Ugualmente Fca ha fornito veicoli a Waymo e ha una partnership con Bmw e Intel per approntare una tecnologia di guida autonoma entro il 2021.

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