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Rapporto Ocse: Pil Italia rallenta nel secondo trimestre 2018

L’Italia è l’unico tra i paesi del G7 ad aver subito un rallentamento della crescita del Prodotto Interno Lordo per il secondo trimestre dell’anno. A renderlo noto è il nuovo rapporto dell’Ocse, relativo agli ultimi dati sulla crescita del Pil dei Paesi appartenenti al Gruppo dei Sette, comprendente le sette nazioni avanzate, che possiedono le più alte ricchezze mondiali. Del G7 fanno parte, oltre all’Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Canada.

Tra aprile e giugno 2018 la crescita dell’area Ocse è stata dello 0,6% contro lo 0,5% del primo trimestre. L’accelerazione si è sentita negli Usa, con un balzo dallo 0,5% all’1%, in Giappone (+0,5% da -0,2%). In Germania (+0,5% da 0,4%) e nel Regno Unito (+0,4% da +0,2%). Il Pil è stato stabile in Francia (+0,2%), mentre in Italia ha rallentato da +0,3% a +0,2%.

Un po’ poco per la maggioranza di governo che non solo deve fronteggiare l’indicatore dello spread, ma che sta procedendo con il varo della legge di bilancio 2019. Sarà quello il momento della verità sia nel rapporto con gli elettori che nella relazione con le agenzie di rating, la cui valutazione farà la differenza per la tenuta dei nostri titoli di Stato sul mercato. Avendo il governo scommesso molto sulla possibilità di presentarsi con un tasso di crescita pari o prossimo al 2%, la cifra emersa dall’Ocse rappresenta certamente uno spiacevole imprevisto.

Immediate le ripercussioni sulla Borsa di Milano. Piazza Affari, in controtendenza rispetto agli altri listini europei, cede lo 0,6% a 20.606 punti appesantita dalle banche. Lo spread tra Btp e Bund è in lieve calo a 276 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,11%.

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