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Digitalizzazione delle imprese: solo 1 su 10 può definirsi “Esperta digitale”

Arrivano i primi risultati a soli tre mesi dall’avvio dell’iniziativa “Selfi 4.0”. Il progetto di Unioncamere consente alle imprese italiane di valutare la propria maturità digitale. Lo strumento di valutazione disponibile on line, è stato studiato per fornire alle PMI la possibilità di capire i processi di trasformazione tecnologica 4.0 previsti dal nuovo piano nazionale.

Le prime risposte pervenute, da 1.151 imprese italiane, hanno evidenziato un forte gap. Il 49% delle aziende si definisce “apprendista digitale”, utilizza cioè strumenti digitali di base. Il 32% invece si stima “specialista digitale”, avendo digitalizzato buona parte dei processi produttivi. Dall’altro lato invece, il 7% è classificato come “esordiente digitale” perché legato ad una gestione tradizionale dell’informazione e dei processi. L’8 % “esperto digitale”, applica cioè con successo i principi dell’Impresa 4.0 mentre solo il 4% delle imprese può dirsi un “campione digitale”.

Anche l’autovalutazione ha confermato che il cammino verso la digitalizzazione è ancora molto lungo. Secondo i dati di Seometrics.it, l’Italia, per il quarto anno consecutivo,  resta fanalino di coda dell’Europa nella classifica sullo stato di digitalizzazione.  Il limite più grave è rappresentato dalla carenza di competenze digitali, lacune che hanno conseguenze a cascata negativa su utenti Internet, servizi online, e-commerce e anche e-government.

E nonostante il 71,6% delle aziende di grandi dimensioni abbia intrapreso un piano di digital transformation, le PMI non riescono ad avviare con decisione questo processo, che di fatto rappresenta un limite per la crescita del loro business.

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